Georgel Texanul ne iubeste !

Tuesday, October 22, 2013

Alexandru Ciutureanu - Il ricercatore di luce della scultura astratto-avanguardista

                                     Per Alexandru Ciutureanu la scultura non ha rappresentato solo un'occupazione professionale,
Abbordata inizialmente come un impegno dilettantistico la sua passione è evoluta con il tempo diventando il linguaggio più eloquente attraverso il quale l'artista ha cominciato a comunicare alle persone il riflesso dello spirito e della visione personale sull'umanità, fondendosi nell'espressione assoluta del destino: tramite la scultura il Maestro ci ricorda e ci determina ad accorgerci della dote ereditata dai nostri antenati nella quale si riflettono ugualmente l'anima del popolo e tutta la spiritualità degli avi.
Il critico di arte Luiza Barcan ha scoperto e messo in evidenza “la felice congiunzione tra i metodi di lavoro di un scultore tradizionale e la visione di un artista moderno, padrone su un mondo di forme che emozionano attraverso la ricchezza ed la sua raffinatezza”.
Proprio attraverso questa congiunzione si delinea l'impronta personale fondamentale che distingue l'arte di Alexandru Ciutureanu da quella degli altri artisti. Scolpite con strumenti antichi ancora in uso ai nostri tempi, i capolavori di Ciutureanu tendenti al moderno si presentano al pubblico avvolti in magia e mistero invogliandolo a scoprirne il segreto, a penetrarne il senso, a trovare il loro significato, a capirli e capirsi.
Le mani dell'artista hanno colpito con vigorosa precisione fusa con uguale dolcezza sia la pietra dura che il legno risuonante, in modo tale che ogni colpo del suo scalpello lascia intravedersi la sensibilità e la raffinatezza della sua anima che vibrava dolcemente come una carezza sulla guancia della materia ferita. Dalla sofferenza di questa l'artista ha liberato e portato alla luce l'essenza della materia, realizzando così lavori particolari che hanno incantato e continueranno ad incantare gli ammiratori, rivolgendo a questi l'invito perpetuo a scoprire nuovi significati alle sue creazioni, a scoprirsi, a riconoscersi, a ritrovarsi.
Attraverso le sue opere risultate da un incontestabile miscuglio di modernismo e stravecchio ed attraverso il messaggio che è riuscito a comunicare, Alexandru Ciutureanu rimane un artista singolare come stile e metodo di lavoro, come visione artistica e spirituale.
Nato nel 1951 nel comune di Bîrca (oggi Bârca), prov. Dolj, Alexandru ha seguito il suo richiamo verso l'arte e ha compiuto il suo destino perfezionando i suoi studi in 1982 quando ha completato i corsi dell'Istituto di Arti Plastiche “Nicolae Grigorescu” di Bucarest.
Tramite la sua serietà e tenacia armoniosamente intrecciate con la sua particolare maestria Ciutureanu ha conquistato una fama diventando membro dell'Unione degli Artisti Plastici di Romania.
Ha partecipato a numerose mostre e simposi di arte, sia nel Paese che oltre i confini di questo:

1983 – Simposio nazionale di scultura, Piatra Neamt, Romania

1984 – Simposio nazionale di scultura, Magura Buzau, Romania

1987 – Simposio nazionale di scultura, Covasna, Romania

1990 – Simposio internazionale di scultura, Kaisersteinbruck, Austria

1992 – Simposio “Helias Hugel”, Vienna, Austria

1993 – Simposio “Frederich Opferuh”, Vienna, Austria

1994 – Simposio “Kaisersternbrucker Kirche, Sonnenuhr-Pfeiler”, Kaisersteinbruch, Austria

1995 – Simposio “Margaretha Rofinim”, Vienna, Austria

1996 – Simposio nationale di scultura, Galati, Romania

1997 – Simposio Wilhelm Amelin, Vienna, Austria

2002 – Simposio nazionale di scultura “Brancusiana, Targu-Jiu, Romania

2004 – Mostra dalla Galleria Metropolitana di Tokyo, Giappone

2005 – Simposio internazionale di Beratzhausen, Germania

2005 – Simposio nazionale di scultura, Bistrita, Romania

2011 – Simposio nazionale di scultura, Focsani, Romania

2012 – Simposio nazionale di scultura, Ramnicu Valcea, Romania

Le sue opere, elaborate con prevalenza in legno ma anche in pietra ed in bronzo si trovano oggi non solo nella collezione della famiglia. Molte di queste, molto apprezzate, occupano posto di onore nelle collezioni privati dei conoscitori di arte , degli amanti di bellezza dalla Romania, Italia, Austria, Germania, Giappone, Ungheria, Canada.
Le altre possono ancora essere ammirate liberamente nei musei come anche nelle piazze di alcune città del Paese, da dove vegliano su loro parlando a tutti coloro che le notano, curiosi e pazienti malgrado la frenesia quotidiana, dell'asprezza e delicatezza delle mani e della profondità dello spirito, della visione astratto – avanguardista di colui che le ha concepite.
Oltre il messaggio visivo che le opere di Ciutureanu riescono a trasmettere, queste stimolano sottilmente gli ammiratori alla meditazione similmente ai capolavori del grande Brancusi. Tra queste ricorderei “ Cautatorul de lumina” (“Il ricercatore di luce” n.d.tr.) nella zona della Stazione ferroviaria Gara de Nord, Bucarest e l'opera elaborata sul tema dell'Unione, piazzata in uno dei sensi giratori di Focsani, la più
apprezzata tra le tre realizzate da altre tanti artisti come anche quelle che sono state elaborate e presentate nei parchi di scultura da Poiana cu schit, Iasi (“Lacas”- “Santuario” n.d.tr.), da Magura, Valcea (“Solara” - “Solare”n.d.tr), da Covasna, (“Somnul sferelor” - “Il sonno delle sfere”n.d.tr.) ed altre.
Alexandru Ciutureanu ha praticato un arte che li ha permesso e permette anche all'ammiratore che si liberi la mente degli stampi e concetti standardizzati e così liberato che si lasci scivolare in un processo di meditazione sorto a penetrare l'essenza della Vita, dell'Universo, della Semplicità e della Luce, del Naturale e del Divino.
Nel suo laboratorio di Bucarest, in via Calusei, 59, possono essere visti i tradizionali attrezzi con i quali il Maestro ha realizzato tutte le sue opere, nonché le prime scarpe che suo figlio Mihai ha avuto in dono dal suo padre e dalle sue mani lavorate.
Paradossalmente, il silenzio profondo che regna ora nella stanza ricorda che, solo alcuni mesi fa, quel luogo era un continuo tintinnare di martello sullo scalpello che le mani dell'artista eseguivano con una sorta di sacralità ritmica quasi tutti i giorni donando luce e contorni alle forme imprigionate nella materia grezza.
Troppo presto Alexandru Ciutureanu se n'è andato da noi. Si è staccato sorprendentemente troppo presto dal suo destino terrestro.
Il 19 marzo 2013 la Cultura Romena ha perso un altro figlio.
Lascia a questa sua madre adottiva tutti i suoi attrezzi, cari compagni di viaggio attraverso l'intera sua esistenza ed i lavori da lui realizzati, nei quali si era trasferito i pensieri, il sentire, l'intero suo vivere.
Muoviamoci lentamente nella memoria costui, con cura per non disturbare non solo Il sonno delle sue sfere ma nemmeno quello del loro profondo creatore.
Probabilmente questo mondo nostro e diventato troppo stretto e troppo impuro che le persone di talento, sensibili e pure come lui possano restare ancora in esso. Piano, piano, uno alla volta, questi reali talenti si trasferiscono riunendosi nei cieli, in quei regni di cui, tutti sapiamo, si dice che rappresenterebbero il mondo dei giusti.
Ci rimangono le loro opere per testimoniare sempre ed a chiunque che sono esistiti tra noi,che hanno creato pensando a noi, per darci gioia e rasserenare la nostra esistenza e per aprirci gli occhi della mente e delle anime verso i valori veramente importanti, fondamentali nella vita di ognuno in parte e di tutti insieme.


Materiale redatto e curato da Elena Banut

Traduttrice-Interprete Freelance di romeno-italiano-romeno
Professionista di cui alla legge n. 4 del 14 gennaio 2013, pubblicata nella GU n. 22 del 26/01/2013
 
La reproduzione / l'uso (anche parziale) è vietato senza l'accordo scritto dell'autrice, essendo proprietà esclusiva sua.

Alexandru Ciutureanu - Cautatorul de lumina al sculpturii abstract-avangardiste



         Pentru Alexandru Ciutureanu sculptura nu a reprezentat doar o ocupatie profesionala.
Abordata initial ca o indeletnicire amatoriala pasiunea sa a evoluat cu timpul devenind limbajul cel mai graitor prin care artistul a inceput sa comunice oamenilor reflexul spiritului si al viziunii personale asupra umanitatii, contopindu-se in expresia absoluta a destinului; prin sculptura Maestrul ne aminteste si ne determina sa luam aminte la zestrea spirituala dobandita de la stramosii nostri in care se rasfrang deopotriva sufletul poporului si toata spiritualitatea neamului strabun.
Criticul de arta Luiza Barcan a descoperit si pus in evidenta “fericita conjunctie dintre metodele de lucru ale unui cioplitor traditional si viziunea unui artist modern, stapan peste o lume de forme ce emotioneaza prin bogatia si rafinamentul ei”.
Tocmai prin aceasta conjunctie se contureaza amprenta personala de capatai care distinge arta lui Alexandru Ciutureanu de cea a altor sculptori. Cioplite cu instumente antice inca in folosinta in timpurile noastre, operele lui Ciutureanu cu tenta modernista se prezinta publicului invaluite in magie si mister imbiindu-l sa le descopere taina, sa le patrunda sensul, sa le afle semnificatia, sa le si sa se inteleaga.
Mainile artistului au lovit cu strasnica precizie contopita cu deopotriva blandete atat piatra dura cat si lemnul rasunator, incat fiecare lovitura a daltii sale lasa sa se intrevada sensibilitatea si rafinatetea sufletului sau care a vibrat duios ca o mangaiere pe obrazul materiei ranite. Din suferinta acesteia artistul a eliberat si adus la lumina esenta materiei, realizand astfel lucrari deosebite, care au incantat si vor continua sa incante privitorii, adresand acestora invitatia perpetua de a descoperi noi intelesuri creatiilor sale, sa se descopere, sa se recunoasca, sa se regaseasca.
Prin operele sale, rezultate dintr-un incontestabil amestec de modernism si stravechi si prin mesajul pe care a reusit sa il comunice, Alexandru Ciutureanu ramane un artist singular ca stil si mod de lucru, ca viziune artistica si spirituala.
Nascut in 1951 in comuna Bîrca (azi Bârca), judetul Dolj, Alexandru, a urmat chemarea sa catre arta si si-a implinit destinul desavarsindu-si studiile in 1982 cand a absolvit cursurile Institutului de Arte Plastice „Nicolae Grigorescu” din Bucuresti.
Prin seriozitatea si tenacitatea armonios impletite cu deosebita sa maiestrie Ciutureanu si-a dobandit curand un renume devenind membru al Uniunii Artistilor Plastici din România.
A participat la numeroase expozitii si simpozioane de arta, atat in Tara cat si dincolo de hotarele acesteia:

1983 - Simpozion national de sculptura, Piatra Neamt, Romania
1984 - Simpozion national de sculptura, Magura Buzau, Romania
1987 - Simpozion national de sculptura, Covasna, Romania
1990 - Simpozionul international de sculptura, Kaisersteinbruck, Austria
1992 - Simpozionul "Elias Hugel", Vienna, Austria
1993 - Simpozionul "Frederich Opferuh", Vienna, Austria
1994 - Simpozionul "Kaisersteinbrucher Kirche, Sonnenuhr-Pfeiler", Kaisersteinbruch, Austria
1995 - Simpozionul "Margaretha Rofinim", Vienna, Austria
1996 - Simpozionul national de sculptura, Galati, Romania
1997 - Simpozionul "Wilhelm Amelin", Vienna, Austria
2002 - Simpozionul national de sculptura "Brancusiana", Targu Jiu, Romania
2004 - Expozitia de la Galeria Metropolitana din Tokyo, Japonia
2005 - Simpozionul international din Beratzhausen, Germania
2005 - Simpozionul national de sculptura, Bistrita, Romania
2011 - Simpozionul national de sculptura, Focsani, Romania
2012 - Simpozionul national din Ramnicu Valcea, Romania
Lucrările sale, elaborate cu preponderenta in lemn dar si in piatra si bronz se gasesc azi nu doar in colectia familiei. Multe dintre acestea, foarte apreciate, se afla la loc de cinste in colectiile private ale cunoscatorilor de arta si iubitorilor de frumos din Romania, Italia, Austria, Germania, Japonia, Ungaria, Canada.
Altele inca mai pot fi admirate liber in muzee ca si in pietele unor orase ale Tarii de unde strajuiesc asupra urbelor graind, tuturor celor care le remarca si le cerceteaza, curiosi si rabdatori in ciuda freneziei cotidiene, despre strasnicia si delicatetea mainilor si profunditatea spiritului, despre viziunea abstract-avangardista a celui care le-a zamislit.
Dincolo de mesajul vizional pe care operele lui Ciutureanu reusesc sa il transmita, acestea stimuleaza subtil privitorii la meditatie aidoma capodoperelor marelui Brancusi. Printre acestea as aminti “Cautatorul de Lumina” in zona Garii de Nord din Bucuresti si lucrarea elaborata pe tematica Unirii, amplasata la unul dintre sensurile giratorii din Focsani, cea mai apreciata dintre cele trei realizate de tot atatia artisti precum si cele care au fost elaborate si prezentate la taberele de sculptura de la Poiana cu schit (”Lacas”), de la Magura, Valcea (“Solara”), de la Covasna, (“Somnul sferelor”) s.a.
Alexandru Ciutureanu a practicat o arta care i-a permis si permite si privitorului sa-si libereze mintea de tipare si concepte standardizate si astfel descatusandu-se sa se lase sa lunece intr-un proces de meditare menit a penetra esenta in sine a Vietii, a Universului, a Simplitatii si a Luminii, a Naturalului si a Divinului.
In atelierul sau din Bucuresti, de pe strada Calusei, 59, pot fi vazute traditionalele unelte cu care Maestrul a realizat toate operele sale, ba chiar si primii pantofi pe care fiul sau Mihai i-a avut in dar de la tatal sau si de mainile acestuia lucrati.
Paradoxal, tacerea adanca ce troneaza acum in incapere aminteste ca, in urma cu cateva luni doar, acel loc era un continuu bocanit si harscait pe care mainile artistului il executa cu un soi de sfintenie ritmica aproape in toate zilele daruind lumina si contur formelor incatusate in materia bruta.
Mult prea timpuriu Alexandru Ciutureanu a plecat dintre noi. S-a desprins surprinzator de prea devreme din rostul lui lumesc.
In 19 martie 2013 Cultura Romaneasca a mai pierdut un fiu.
Lasa acestei mame adoptive a sa toate uneltele dragi lui si lucrarile de el realizate, in care si-a transferat cugetarile, simtirea, intreaga traire.
Sa ne miscam incet prin memoria acestuia, cu grija sa nu tulburam nu numai Somnul sferelor sale dar nici pe cel al profundului lor creator.
Probabil lumea aceasta a noastra a devenit prea stramta si prea intinata pentru ca oamenii de talent, sensibili si puri sa mai poata incape in ea. Incet, incet, unul cate unul, aceste reale talente se stramuta reunindu-se in ceruri, in acele taramuri despre care, stim cu totii, se spune ca ar reprezenta lumea celor drepti.
Ne raman operele lor ca sa marturiseasca mereu si oricui ca au trecut printre noi, ca au creat gandind la noi, pentru a bucura si insenina trairea noastra si pentru a ne deschide ochii mintii si ai sufletelor catre valorile cu adevarat importante, fundamentale in viata fiecaruia in parte si a tuturor impreuna.

Material realizat si ingrijit de Elena Banut,
Traducator-Interpret Freelance de romana-italiana-romana
Professionista in conformitate cu Legge n. 4 del 14 gennaio 2013, pubblicata nella GU n. 22 del 26/01/2013

Reproducerea/folosirea (chiar partiala) este interzisa fara acordul scris al autoarei, fiind proprietate exclusiva a sa

Tuesday, April 30, 2013

Doamne ajuta! Hic!

Massmedia abunda in povestiri de/cu oameni pe care credinta in Dumnezeu i-a ajutat/intarit in momentele grele ale vietii lor. Unii chiar au avut parte de "minuni" fara de care nu ar mai fi fost in viata/sanatosi. Astept inca povestirile celor care (s-au) au murit/imbolnavit in timp ce se rugau. Nu-i minunata religia? Mai da un fum.

Tuesday, February 26, 2013

Da Doamne romanului...

... mintea de pe urma! Sa cad astazi din picioare de ris! Ba, da` prost mai sint: m-au fentat astia cu carnea lor de cal mai bine de o saptamina? M-au fentat! Ce-i drept nici nu prea am timp sa gindesc. Io muncesc! Mi-adusei aminte de Nsm 200. Si daca tot imi permisei luxul de a gindi , mai cochetai si cu Agenda 21. Si cu euro... si cu Uniunea Respublicilor Sovietice Europene si a ei Armata si Politie... si Fisc centralizat... Io-te-teee ce da din el, parca ii crescu capu`!!! :)))
   Mai mai framinta propaganda impotriva lui Ceausescu.. Astazi: rotirea cadrelor! Ati vazut cine e Ministru de Externe hUSA? I-a luat locul sotiei lui Billy Levinsky. Fost senator si el! Ca Billii ! Ca Jeorj Dubya Tufis! Fost director Criminal International Agency! Si taticu` la fel! Sau janghina aia de Tom Lantos -senator pe viata. Cam ca mafiotul de Giulio Andreotti. Apropos de Italieni (daca tot incepui cu carnea de cal): ati citit La Casta? Nici io! Ati vazut-auzit ce spunea senatorul Lindbergh? Dar Louis McFadden?

Tuesday, February 19, 2013

AMINTINDU-L PE BRANCUSI

                    
Azi, 19 februarie 2013, se implinesc 137 de ani de la nasterea Maestrului de renume si faima mondiala, Constantin Brancusi.


Este din ce in ce mai rar faptul ca inca se mai gaseste cineva care sa onoreze amintirea celor care au dus peste hotare cu demnitate, prin talentul si truda proprii, numele tarii, al Romaniei!
Si este dureros! Prin dezinteresul fata de trecut, fata de cultura care ne-a reprezentat si ne reprezinta inca, ne pierdem identitatea ca popor si suntem expusi riscului de a disparea ca Natiune.

Constantin Brancusi merita tot respectul, admiratia si iubirea romanilor dar si a altor natiuni.

Reprenzentantii politici ai vremii i-au negat dreptul de a reveni in tara si prin aceasta i-au negat nu doar dreptul de a trai ACASA, ci si pe acela de a muri crestineste acolo unde a dorit pana in ultimul moment, in Romania.
Decizii politice ale unei adunaturi de retrograzi care s-au vrut a fi venerati si ascultati ca sfintii desi nu au avut sfintenie pentru nimic si nimeni.
Romanii insa, ceilalti, cei multi si considerati de "elite" ca fiind "prosti" l-au iubit si au apreciat cum se cuvine operele sale de mare talent, de profunda simtire.

O umila dar plina de respect inchinaciune si un zambet admirativ de pretuire catre cel care a fost si va ramane in sufletele si constiintele romanilor si ale tuturor celor care l-au indragit, un mare sculptor, un mare artist.

Reamintesc mai jos cateva dintre nemuritoarele opere ale nemuritorului Constantin Brancusi:

"Maiastra" "Cumintenia pamantului" "Domnisoara Pogany"
"Masa tacerii" "Coloana infinitului" "Poarta sarutului"

Ne aflam acum doua saptamani, undeva pe colinele venete italiene si, intamplarea (ma tot intreb daca aceasta o fi fost doar intamplarea?!) a facut sa intalnim un barbat slab, cu barba aproape alba, cu privire isteata, patrunzatoare, care era adancit in actiunea de plantare a unui pomisor. Abia zarit, i-am soptit sotului ca mi l-a amintit asa, dintr-o data si fara sa stiu de ce, de Marele Maestru Brancusi.
Am intrat in vorba cu el. Vorbind despre una, despre alta, in legatura cu natura, cu respectul pentru ea, pentru noi, despre decenta si despre bun simt, despre valoare si non-valoare, despre frumos si esential, la un moment dat ne-a invitat in locuinta sa situata chiar in varful dealului.
Abia patrunsi in interiorul acesteia am avut senzatia de a fi intrat de fapt intr-un muzeu sau cel putin intr-o expozitie de arta.
Oferindu-ne un pahar de vin negru, dens, uleios ne-a invitat intr-o alta incapere. Cand a deschis usa am ramas imobila in cadrul ei: in fata ochilor se afla o imagine pe care chiar nu mi-as fi putut-o crea. M-am simtit exact ca si cand as fi fost in atelierul lui Brancusi la care ma gandisem ceva mai devreme in mod inexplicabil asemuindu-i acest om. Intreaga incapere era plina de sculpturi: mai mari, mai mici, in lemn, in piatra, in marmura, in lut ars. La un moment dat am dat cu ochii de o placa pe care era sculptat in basorelief un text care prin ideea sa amintea, de cine credeti? De Brancusi! "Am invatat sa traiesc observand natura, privind plantele mai mici murind la umbra marilor copaci"

Probabil ca putini stiu ca Brancusi, candva, la Paris cand i s-a facut propunerea de a lucra in atelierele si sub indrumarea unui mare si deja renumit artist francez, Rodin, refuzand i-a raspuns prin intermediul prietenilor sai care ii comunicasera propunerea din partea lui Rodin, astfel: „Sub copacii falnici abia dacă mijesc mânătărci şi se târăsc melci” expresie transformata in cea pe care o cunoastem acum cu toti: "La umbra marilor copaci nu creste iarba"...

Iata ca ideea ierbii si a marilor arbori o regasim si la acest deosebit de talentat artist de la Collalto, cunoscut prea putin si ne-onorat precum ar merita care este Pietro Stefan. (Ciudat este si faptul ca pana si numele sau de familie pare a fi unul romanesc!)
Aveam ochii mariti de mirare si inlacrimati de coplesirea emotiilor ca si de admiratia pentru ceea ce imi era dat sa vad. Chiar si parte dintre operele de arta pe care le vedeam aminteau de Brancusi al nostru.

Omul din fata noastra, (a carui varsta a depasit 70 de ani) in casa caruia intrasem, fusese un...zidar, un om de o simplitate dezarmanta, de o puritate sufleteasca covarsitoare, de o modestie de nedescris, cu maini aspre, cu fata arsa de vanturi, de soare, de vitregiile iernii care sta sa se incheie, de o viata de greutati si straduinte continui.

Marcata de atatea asemanari si de acea neasteptata si bizara trimitere la Maestrul roman, m-am intors catre acesta si l-am intrebat gatuita de emotie: "dar dumneata, cine esti de fapt?!". Intinzandu-mi mana muncita pe care inca mai erau urme de mranita, a pronuntat zambind umil, asezat: Stefan. Pietro Stefan".
Nu mi-a spus nimic numele sau si i-am cerut scuze pentru ignoranta-mi. Dar simteam ca ma aflam in fata unei persoane de mare valore, de mare talent, indiferent de cat de putin cunoscute sau recunoscute ar fi fost acestea.

La plecare mi-a daruit o carticica, un fel de biografie a sa si totodata catalog al unei parti dintre operele artistice de el create. Am plecat hotarata sa fac traducerea acesteia (in momentul de fata deja incheiata) si sa dezvalui lumii ca, in fiecare colt al lumii traieste cate un Brancusi, convinsa ca spiritul Marelui Constantin Brancusi continua sa traiasca de dincolo de veac, de dincolo de ani, in lumea actuala, chiar daca nu intotdeauna noi ne dam seama de acest lucru.

Va invit sa admirati mai jos parte din lucrarile Maestrului Pietro Stefan, urmas nedeclarat dar intuit al lui Brancusi.

Semnificative sunt operele sale numite

"Catre spatiu" si "Avalansa progresului" "Femeie care gandeste" si "Visatoarea"

De asemenea foarte frumoase sunt sculpturile in lemn printre care unele chiar realizate din radacinile lemnoase ale unor copaci de esenta foarte tare, ca cele intitulate de catre artist

  "Cand ridurile devin frumusete"                            



sau                      "Cor"                      precum si cea botezata            "Dorinta de evadare"
             

cea intitulata 
                 "Cal"                                                                    sau                                                                                                                
             "Simbolul vietii"             
nicidecum insa ultima ca importanta si frumusete.
Marii artisti nu mor niciodata! Ei continua sa isi creeze opera, insediindu-si spiritul in alti oameni, daruindu-le lor si unindu-si cu ei talentul pe care inca nu au reusit sa il exprime cand au trait efectiv printre noi.

* Acest articol a fost redactat de Elena Banut - traducatoare freelance de italiana-romana-italiana.
Preluarea si folosirea acestuia fara acordul scris al autoarei este interzisa.